Il giudizio civile è articolato in fasi: la fase introduttiva del giudizio, che si sostanzia nella redazione e notificazione dell’atto (citazione o ricorso), la fase istruttoria (richiesta, ammissione e svolgimento delle prove) e la fase decisoria, che consiste nella precisazione delle conclusioni delle parti e nella decisione del Giudice. Il rito è più complesso per le cause dinanzi al Tribunale e più semplificato per le cause che si svolgono dinanzi al Giudice di Pace. Il Giudice di Pace è competente in generale per le cause di valore non superiore a 5.000 euro e per le cause concernenti la circolazione dei veicoli, purchè il valore non sia superiore ad euro 20.000. Il Tribunale è competente per tutte le altre materie.

Il codice di procedura civile prevede un sistema molto rigoroso di preclusioni e decadenze, con la conseguenza che non di rado accade che l’esito del giudizio possa essere compromesso dal mancato deposito di documentazione o note nei termini previsti per l’adempimento. Basti pensare, a titolo esemplificativo, che la parte decade dalla prova, qualora non richieda la sua ammissione entro la seconda udienza, nel procedimento dinanzi al Giudice di Pace (art. 320 codice di procedura civile) ed addirittura entro 60 giorni dalla prima udienza (per la prova diretta) e 80 giorni (per la prova contraria) nel procedimento dinanzi al Tribunale (art. 183, co. 6, codice di procedura civile). Decorsi tali termini è preclusa alle parti la produzione di documentazione e la richiesta di prove, con la conseguenza che il Giudeice dovrà decidere allo stato degli atti.

Altrettanto rigoroso è il sistema delle preclusioni in Appello, laddove è previsto che non possano essere formulate domande nuove rispetto a quelle originariamente proposte in primo grado, nè possano essere prodotti nuovi documenti.

Alla luce di quanto sopra, appare quanto mai importante il lavoro dell’Avvocato nella fase antecedente alla presentazione della domanda giudiziale, che si deve focalizzare nell’analisi del caso pratico, nell’individuazione della fattispecie, nella raccolta della documentazione e nell’elaborazione della opportuna strategia processuale.

Lo Studio Poerio si avvale a tal fine di collaboratori specializzati in materia investigativa, di periti e consulenti di parte con esperienza pluriennale.