CANNABIS NON PUNIBILITA’ DELLA COLTIVAZIONE DOMESTICA – Cass. SU 12348/2020

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CANNABIS NON PUNIBILITA’ DELLA COLTIVAZIONE DOMESTICA – Cassazione Sezioni Unite 12348/2020:

Le Sezioni Unite hanno finalmente risolto il contrasto giurisprudenziale sulla punibilità della coltivazione domestica della Majuana applicando il principio di offensività in concreto.
Secondo le Sezioni Unite della Cassazione non è punibile chi coltiva cannabis in casa per uso personale qualora, l’esiguità del numero di piantine, la modica quantità del raccolto ed i mezzi usati, consentano di escludere lo spaccio.
I criteri valorizzati dalla Corte per escludere la punibilità delle attività di coltivazione domestica finalizzata esclusivamente all’uso personale del coltivatore, sono i seguenti:
– le minime dimensioni della coltivazione
– le rudimentali tecniche utilizzate
– lo scarso numero di piante
– il modestissimo quantitativo di prodotto ricavabile
– la mancanza di ulteriori indici della finalizzazione all’inserimento nell’ambito del mercato degli stupefacenti.
Rimane in ogni caso soggetta alla sanzione amministrativa, prevista dall’art. 75 del d.p.r. n. 309/1990, la detenzione di sostanza stupefacente destinata in via esclusiva al consumo personale anche se ottenuta con una coltivazione domestica lecita.
Ovviamente, anche alla coltivazione di piante penalmente illecita è possibile applicare l’art. 131-bis c.p., con esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto.

in base al nuovo Ddl – attualmente in discussione alla Camera – dovrebbe essere a breve espressamente depenalizza sia la coltivazione di piccole quantità di cannabis (al massimo 4 piantine), sia l’uso personale delle sostanze stupefacenti in questo modo ottenute.
Dovrebbero essere abrogate anche le attuali sanzioni amministrative previste per la detenzione ed il consumo.cannabis