Detenzione e diritti umani: il report del Consiglio d’Europa sul sovraffollamento carcerario
Come ogni anno, il Consiglio d’Europa ha reso noti i dati dell’indagine relativa alla situazione carceraria dei Paesi europei, dalla quale emerge che nel biennio 2014/2015 il numero di detenuti è diminuito, sebbene non siano ancora registrabili significativi progressi destinati a superare il problema del sovraffollamento carcerario. Il comunicato stampa DC031 delle statistiche penali annuali del Consiglio d’Europa (SPACE) è dello scorso 14 marzo e rileva una situazione molto critica per almeno 15 Paesi europei, in cui il sovraffollamento carcerario è ancora un’emergenza; in particolare, paesi come la Grecia, l’Albania, la Spagna, l’Italia, la Francia, vengono annoverati tra quelli in cui il problema del sovraffollamento ha assunto caratteri allarmanti.
E’ appena il caso di rilevare che non meraviglia che anche il nostro Paese sia menzionato tra quelli ad alto sovraffollamento carcerario; basti qui ricordare che proprio nel 2013 la Corte europea dei diritti dell’uomo, nel “caso Torreggiani ed altri contro l’Italia”, ha riscontrato la violazione dell’art 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU), secondo cui “Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o a trattamenti inumani e degradanti”. In quell’occasione la Corte di Strasburgo stabilì il termine di un anno entro il quale l’Italia avrebbe dovuto rimediare al problema.
Il Legislatore italiano, al fine di fronteggiare la situazione, è intervenuto dapprima con il decreto legge 1 luglio 2013 n. 78 (convertito in legge 9 agosto 2013 n. 94) e successivamente con il decreto legge 23 dicembre 2013 n. 146. Tra le modifiche più significative, si ricorda la liberazione anticipata speciale, consistente nella detrazione di 75 giorni di detenzione (e non più di soli 45 giorni) per buona condotta.
Sebbene le modifiche apportate in seguito alla sentenza Torreggiani abbiano determinato un leggero miglioramento, il sovraffollamento carcerario, tuttavia, resta nel nostro Paese un serio problema emergenziale.